F.A.Q. Inventario

Come devo gestire la permuta di un bene mobile inventariato?

In ambito patrimoniale si procede come segue:

1. Il bene ceduto in permuta viene scaricato con il provvedimento di scarico (all. 17).

2. Le scritture inventariali vengono aggiornate con l’emissione del buono di scarico (all. 9 emesso da TEAM).

3. Il bene acquisito in permuta viene inventariato al prezzo di acquisto (senza la riduzione data dal valore della permuta) e viene emesso un nuovo buono di  carico.

 

In ambito finanziario si procede come segue:

1. La Struttura di ricerca emette, nei confronti del fornitore, una nota di debito per il valore del bene ceduto in permuta.

2. L’importo della nota di debito dovrà essere accertato sul CRA dove è stato acquistato il nuovo bene e sul cap. 1.03.02 (Entrate per recuperi...).

3. Dovrà essere emesso un mandato di pagamento per il valore del nuovo bene a cui sarà associata la reversale relativa alla nota di debito del bene dato in permuta.

Come va assegnato un bene ad un Utilizzatore finale che non è dipendente dell’Istituto?

Premesso che l’Utilizzatore finale deve necessariamente avere un rapporto di subordinazione o di collaborazione certificata (ad es. associatura all’INAF, Co.Co.Co., collaborazione occasionale), nella tabella degli Utilizzatori andrà inserito il suo nominativo.

Per quanto riguarda la dislocazione del bene, si rende necessario aggiornare la tabella delle dislocazioni con un codice identificativo di una localizzazione esterna, eventualmente attribuendo anche un codice identificativo a ciascun Ente.

Ad esempio:

00.999                 Altra dislocazione
00.999.01            Università La Sapienza
00.999.02            Agenzia Spaziale Italiana

Una volta inserito il nuovo Utilizzatore e la dislocazione, si segue la normale procedura di carico e di etichettatura. Il buono di carico andrà quindi firmato dal Sub-Consegnatario e dall’Utilizzatore finale anche se esterno all’Ente, purché abbia un rapporto di collaborazione.
L’Addetto alle Scritture inventariali potrà assegnare il bene solo in presenza della documentazione attestante il rapporto di collaborazione od associatura, restando inteso che il bene dovrà essere restituito alla fine del rapporto di collaborazione.

Si può assegnare un bene ad un Utilizzatore finale che non è dipendente e che non ha con l’Istituto alcun rapporto di collaborazione?

No. Il bene potrà solo essere temporaneamente trasferito presso altro Ente, seguendo la procedura indicata al punto 12 del Manuale.

L'anno scorso è stato erroneamente ordinato sul capitolo di consumo un bene inventariabile. E' necessario rinunciare all'inventariazione o e' possibile caricarlo in TEAM?

Al momento non è possibile in quanto le categorie inventariali sono strettamente collegate ai capitoli del Titolo 2 (Spese in conto capitale). Sarà comunque possibile caricare il bene in inventario al momento della ricognizione inventariale.

Ho fatto restaurare dei beni museali con fondi in conto capitale. Dal punto di vista patrimoniale come devo gestire questa spesa? Devo inventariarla o devo considerarla una manutenzione?

Il restauro è un servizio e pertanto non è possibile attribuirgli un numero di inventario. Poiché questo servizio viene effettuato su beni museali, è possibile considerare il restauro come una manutenzione straordinaria e quindi aumentare, di conseguenza, il valore inventariale del bene (senza ovviamente attribuire un nuovo numero di inventario). Potrebbe essere considerato un controsenso parlare di “vita utile” nel caso di bene museale, ma di fatto il restauro consente di fruire ancora di quel bene seppure non in senso pratico ma unicamente sotto il profilo di bene culturale.

Nel caso in cui non sia ancora stato fatto il trasferimento del bene in questione nella categoria 9 e/o il suo valore non sia stato aggiornato secondo quanto specificato nel Manuale, al momento del trasferimento nella categoria 9 il valore sarà aggiornato tenendo conto anche dell’intervento di restauro subito.